Pasquale Pagano, 36 anni.

Pasquale Pagano commerciante e Paolo Coviello, 63 anni pensionato, vengono uccisi il 26 febbraio 1992 a Casapesenna per uno scambio di persona, nell’ambito di una faida di camorra.

I due uomini viaggiavano a bordo di una Renault Clio grigio chiaro, un’auto dello stesso tipo e dello stesso colore di quella di un affiliato al clan dei casalesi vittima designata, che nei giorni precedenti aveva tentato un agguato ai danni di un affiliato ad un clan avversario che costituisce un gruppo di fuoco per vendicarsi. I cinque killer armati di kalashnikov, fucile calibro e pistole, al segnale lanciato da quest’ultimo alla vista dell’autovettura, uccidono Pagano e Coviello sul colpo crivellando l’auto di proiettili. Nel 2015 le indagini dei carabinieri, coordinati dal pm Giovanni Conzo, portano all’arresto dei responsabili, decisive le testimonianze dei boss pentiti. Nel dicembre 2015 il Tribunale di Napoli condanna a 20 di carcere gli esponenti della fazione del clan che aveva architettato l’agguato e all’ergastolo l’esecutore materiale. Le famiglie delle due vittime si costituiscono parte civile insieme al Comune di Casal di Principe.