Domani 17 luglio, Il Festival dell’Impegno Civile, parlerà foggiano.

Alle ore 19. 30 presso Terra Aut, in via Teano al Km3, a Cerignola si discuterà di «Impegno ed impresa, processi di crescita di comunità pensanti». Il titolo della tappa del Festival, prima rassegna di arte, musica e teatro nata in Italia sui beni confiscati alle mafie traccia il sentiero verso nuovi traguardi.

L’obiettivo è importante e alla base c’è il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie per continuare ad alimentare l’economia sociale come antidoto dell’economia criminale che per decenni ha inquinato mercato, lavoro e rubato speranze. Impegno ed impresa è il binomio attorno al quale già da tempo il presidio locale dell’associazione Libera- nomi e numeri contro le mafie, guidato a Cerignola da Gaetano Panunzio, ha dato vita ad una serie di iniziative ed attività per la salvaguardia dell’ambiente, della salute e verso uno sviluppo sostenibile.

La serata del Festival che quest’anno per l’undicesima edizione ha come tema Siamo in ritardo ma siamo ancora in tempo, a Cerignola, si aprirà con i saluti di Dora Giannatempo, referente della cooperativa sociale Alterco alla quale dal 2011 è affidato il bene confiscato che si trova in contrada Scarafone, poco fuori città.

Interverranno: Gaetano Panunzio, referente Presidio Libera Cerignola, Matteo Valentino, segretario regionale CittadinazAttiva, Pasquale Bonasora, laboratorio per la sussidiarietà Labsus Puglia, Giovanni Pagano, coordinatore Area Sud Coop Alleanza 3.0. I lavori saranno moderati da Michela Magnifico, giornalista di TeleFoggia.

La tappa di Cerignola ha avuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Cerignola, è promossa anche insieme ad Estate Liberi, Cooperativa Pietra di Scarto, Cgil.