In bicicletta per le strade di Casal di Principe, con i colori, l'allegria e la voglia di vivere il territorio conoscendone le esperienze di rigenerazione. Ieri la tappa del Festival dell'impegno civile è riuscita a mettere insieme tanti elementi: l'impegno sui beni confiscati alla camorra, la memoria delle vittime innocenti, la contaminazione fra Nord e Sud, una mobilità green e sostenibile. E' stato bello vedere insieme genitori e bambini di Casal di Principe, i ragazzi del posto con i coetanei di Modena che in questi giorni stanno facendo l'esperienza dei campi Estate liberi ad Aversa. E' stata entusiasmante la partenza da Casa don Diana, con le bandiere e le magliette colorate, calorosa l'accoglienza presso i beni liberati che oggi ospitano Nco e Farinò, emozionante la testimonianza del sindaco di Casal di Principe Renato Natale, primo ad aprire la fila con la sua bicicletta, sull'uccisione del carabiniere Salvatore Nuvoletta. Grazie alla Croce rossa italiana, ai vigili urbani e alla Protezione civile di Casal di Principe, grazie al team che sta lavorando, nell'ambito del progetto Fucina, alla nascita di una start up sulla mobilità sostenibile con la cooperativa sociale Etica Verde e Città della Scienza- Fondazione Idis. Grazie a Nando Turco, giovane sanciprianese che ha messo a disposizione dei ciclisti di ieri ben otto bici, grazie a Fabio che si è adoperato per trasportarle a Casa don Diana. Grazie ai ragazzi del servizio civile e ai tirocinanti, a tutti quelli che giorno dopo giorno sognano e costruiscono una terra migliore.