Il Comitato don Peppe Diana e Libera  Caserta si schierano con convinzione accanto alla coop. Sociale AGROPOLI che rischia di chiudere la propria attività dal 7 gennaio p.v per il mancato pagamento da parte degli Enti pubblici preposti di oltre 24 mensilità.

La situazione è grave ed insostenibile perché non si può chiedere a degli animatori di comunità che con passione e dedizione svolgono delle funzioni sociali, di rimanere senza stipendio per oltre 2 anni, addirittura anticipando somme per onorare contratti, fatture e prestazioni. Ma non è  unaquestione di soldi. E’ la chiusura di un numero considerevole di cooperative, di esperienze e di capitale sociale che rischia di sparire per l’inerzia e l’assenza di chi è chiamato tra Regione, ASL, Comuni a dare risposte e a trovare soluzioni stabili e idonee per continuare a tutelare i diritti dei più deboli assicurando parità di trattamento tra tutti i soggetti coinvolti.

La chiusura della Nuova Cucina Organizzata,  che svolge la propria attività in un bene confiscato alla camorra, è una sconfitta di tutto un  territorio e di  tutte quelle persone che in questi anni hanno resistito alla barbarie mafiosa facendo del recupero dei beni confiscati uno dei punti principali per costruire comunità sane e alternative alla camorra.

Non ci arrenderemo in modo passivo alla burocrazia che uccide, ai malintesi, ai rimbalzi di responsabilità.

Chi deve intervenire lo faccia subito senza perdere altro tempo.

NCO è uno dei simboli del riscatto delle terre di don Peppe Diana e non permetteremo a nessuno di seppellire la speranza che continua ad alimentare la passione di centinaia di giovani che hanno detto no alla camorra aprendosi alla vita e all’impegno sociale.