PREMIO NAZIONALE DON PEPPE DIANA 2023

Per amore del mio popolo

Caterina Bellandi nasce a Prato. Per anni lavora in un ufficio e vive serena con il suo compagno Stefano, taxista, noto sulla piazza con la sigla "Milano 25". Ma nell'agosto del 2001 il destino si mette di traverso: Stefano muore per un tumore ai polmoni lasciandole il taxi e l'eredità di un lavoro che lui riteneva "sociale”. E così Caterina lascia l'ufficio e raccoglie il testimone.

Sulle prime è una risposta d'amore al suo personale dolore. Ma ben presto questo amore generoso e aperto, si espande. Prende la guida di quel taxi "Milano 25" e in breve, oltre ad essere una normale auto in servizio pubblico, lo trasforma in un motore d'amore.

Nel 2002 la svolta.  Sul taxi di Caterina salgono Paolo e Barbara insieme alla loro figlioletta Costanza di tre anni. Fu proprio la piccola a scegliere "Milano 25" perché sul cruscotto c'era disegnato un enorme fiore. Chiacchierina com'era, la piccola Costanza raccontò a Caterina che aveva anche un fratello, Tommasino, che purtroppo era volato in cielo.

La storia la coinvolge al punto che da quel giorno iniziò ad effettuare corse gratuite per l'ospedale pediatrico Meyer, a favore dei familiari e dei bambini malati di tumore. Quelli che Caterina chiama i "super eroi" e che lei fa dipingere sul suo taxi. Quei bambini diventano personaggi da fumetto, disegnati come loro stessi si immaginano (una gattina, un delfino, un lupo, un istrice…).

Caterina, oggi è la tassista di Milano 25 ed è una donna che è riuscita a rielaborare il dolore della morte di un caro trasformandolo in amore. La sua capacità di ascoltare e capire le persone, anche nei pochi minuti di una corsa, lascia il segno.

 

Motivazione: Conducente di sorrisi e di speranza sa sempre quale via imboccare per portare i suoi piccoli e le loro famiglie a destinazione. Al suo passaggio tutto si colora di ritrovate storie da raccontare e nuovi viaggi da cominciare. Con determinazione, coraggio e contagiosa allegria riesce ogni giorno a gettare il cuore oltre l’ostacolo perché nulla è perso e nessuna storia ha il finale già scritto. Del dolore personale ne ha saputo trarre una forza condivisa, guardando negli occhi la sofferenza e trasformando il buio della solitudine in luce della solidarietà. Grati a Caterina per l’impegno che profonde, il Comitato don Peppe Diana, la famiglia di don Giuseppe e l’associazione Libera Coord. Prov.le di Caserta, con immensa gioia le conferiscono il Premio nazionale don Diana.

 

Casal di Principe 4 luglio 2023