Il progetto Fucina, che prevede la realizzazione di un FabLab territoriale come incubatore di innovazione sociale nel bene confiscato alla camorra “Casa Don Diana”, a Casal di Principe, punta a coniugare occupazione, sviluppo e liberazione dalle mafie.
Il progetto si svilupperà su quattro aree tematiche: alimentazione sana, casa intelligente, comunicazione sociale per l’inclusione e i beni comuni, energia pulita. Il percorso sostiene lo sviluppo di un set di competenze sociali, tecniche e trasversali, fondamentali per tutti i giovani, indipendentemente dai loro interessi lavorativi futuri.
Gli studenti costituiscono delle mini-imprese sociali a scopo formativo e ne curano la gestione, dalla ideazione al lancio sul territorio.
La metodologia di apprendimento segue le logiche esperienziali del learning-by-doing e del service learning ed è in grado di appassionare e coinvolgere attivamente tutti i partecipanti.
Grazie al programma di educazione all’imprenditorialità sociale gli studenti conosceranno anche esperienze di riuso dei beni confiscati alla criminalità organizzata e le modalità per poterle sostenere.